Firenze
Non poteva mancare Firenze tra le pagine di questo sito. E' la nostra città, dalla quale partono idee ed iniziative, ispirati dal suo patrimonio artistico, ma anche dal territorio che la circonda. Culla dell'arte italiana, Firenze appare sempre suggestiva da ogni prospettiva o punto di vista. Dalle alture circostanti la si ammira praticamente da ovunque, ricca e viva.
Firenze nell'età moderna
Ponte Vecchio
Il primo periodo del dominio dei Medici terminò con il ritorno di un governo repubblicano, influenzato dagli insegnamenti del radicale priore Domenicano Girolamo Savonarola (che fu giustiziato nel 1498 e che prima di morire lasciò un trattato sul governo di Firenze), nelle cui parole si ritrovano spesso argomenti che saranno oggetto di controversie religiose dei secoli seguenti. Gli accadimenti di quegli anni portarono ad una modifica del secolare ordinamento basato su governi consolari e potestarili. Un altro personaggio importante fu Niccolò Machiavelli, le cui indicazioni per il governo di Firenze da parte di una figura forte sono spesso lette come una legittimazione delle tortuosità e anche degli abusi dei politici. Il 16 maggio 1527 i fiorentini estromisero nuovamente i Medici – riportati al potere dagli spagnoli nel 1512 – e ristabilirono una repubblica.
Galleria degli Uffizi
Rimessi al loro posto per la seconda volta nel 1530, con il sostegno sia dell'Imperatore sia del Papa, i Medici diventarono nel 1532 duchi ereditari di Firenze. Nel 1555 con un esercito formato con gli alleati spagnoli e tedeschi, i Medici sconfissero Siena nella Battaglia di Scannagallo, per poi ottenere per decreto della pace di Cateau-Cambrésis tutto il territorio della Repubblica di Siena eccetto la costa maremmana, che andò a formare lo Stato dei Presidi sotto il controllo spagnolo tramite il Vicerè di Napoli. Cosimo ebbe il governo di due Stati: lo Stato "Vecchio" di Firenze e lo Stato Nuovo di Siena, entrambi Ducati autonomi separati nelle strutture politiche ed istituzionali, ma riuniti nell'unica persona del Sovrano. Questa situazione ambigua venne risolta il 27 agosto 1569, quando Cosimo ottenne da Papa Pio V il titolo di Granduca di Toscana, che andò ad indicare il potere sia sul Ducato di Siena che su quello di Firenze.
Fontana del Nettuno
Il XVII secolo fece raggiungere alla città il massimo splendore nel campo della scienza. Tra il 1654 e il 1670 fu una delle prime città mondiali ad emergere nel settore della meteorologia grazie alla stazione meteorologica di Firenze Monastero degli Angeli, ubicata presso l'omonima struttura conventuale, che effettuava osservazioni meteorologiche e registrazione di dati termometrici in scala fiorentina di 50º nell'ambito della rete meteorologica granducale istituita in quegli anni da Ferdinando II de' Medici e alla quale afferirono anche le stazioni toscane di Vallombrosa, Pisa e Cutigliano, quelle italiane di Bologna, Parma e Milano e quelle europee di Innsbruck, Varsavia e Parigi. Proprio in quello stesso periodo di tempo sorse a Firenze l'Accademia del Cimento, che diede ulteriore impulso alle sperimentazioni in campo scientifico.
La facciata della cattedrale
Fu realizzata da Emilio De Fabris nella seconda metà del XIX secolo. Firenze nel corso dei secoli arrivò a regnare su tutta la Toscana, ad eccezione della Repubblica di Lucca, che rimase indipendente e sovrana fino al diciottesimo secolo (con l'arrivo in Italia di Napoleone Bonaparte, il quale vi trascorse 7 anni della sua vita), e del Ducato di Massa e Principato di Carrara, indipendente fino al 1829, quando fu assorbito dal Ducato di Modena.
L'estinzione della dinastia dei Medici e l'ascensione nel 1737 di Francesco Stefano, duca di Lorena e marito di Maria Teresa d'Austria, portò all'inclusione della Toscana nei territori della sfera d'influenza asburgica.
Il granduca Pietro Leopoldo il 30 novembre del 1786, promulgò il nuovo codice criminale, grazie al quale, per la prima volta nella storia degli stati moderni, furono abolite la pena di morte e la tortura.
(Wikipedia)